La prosperosa Bellatrice - una bambola robusta e tremante con un bel dietro rotondo - gode di ogni centimetro di un enorme budino nero. A differenza delle rappresentazioni mainstream di altri etnici, questa fantasia del ghetto si svolge in un incontro crudo e non filtrato, invitando gli spettatori e gli ascoltatori ad abbracciare se stessi e l'altro per diversità e desiderio.